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Capitolo 4 Il "nolo" della gondola

1 - Il "nolo"
pag.  1 2 


Gruppo di turisti in gondola, tipico esempio del servizio di

Come dice il termine stesso, il nolo della gondola consiste nel "noleggiare" l'imbarcazione (compresa la prestazione del gondoliere, beninteso, dato che non è molto semplice vogare in gondola!). Al giorno d'oggi questo servizio non è più richiesto dai veneziani per spostarsi da un punto all'altro della città, visto che è senz'altro più comodo servirsi dei mezzi pubblici o dei taxi acquei (se si ha molta fretta).Rimane però un servizio d'obbligo per chi voglia godere l'atmosfera unica di questa incantevole città.
 Il giro in gondola, infatti, permette a chi viene a visitare Venezia di assaporare la magia di una città che sorge leggera su una miriade di isolette, costruita "a merletto", sfruttando l'intrico dei canali. Dall'acqua, in effetti, si gode una visione diversa della realtà veneziana (vedi la sezione collegata "VENEZIA VISTA DALL'ACQUA") e ci si rende conto che la sua dimensione "acquea" è un qualcosa di speculare, ma indipendente rispetto a quella "terrestre". La modalità di spostamento, poi, ci riporta ad epoche dominate da un tempo differente e da una diversa concezione dell'Uomo.

Gondole da "nolo" attendono di entrare in funzione.

A differenza della gondola da traghetto, fatta per una brevissima permanenza a bordo, la "gondola da nolo" si presenta nel suo pieno splendore, come un'automobile di lusso in attesa di trasportare un illustre ospite in un giro d'onore. Essa è dotata del cosiddetto "parécio", cioè tutto un corredo di accessori per rendere più comodo il viaggio e più bella l'imbarcazione: tappeti, braccioli imbottiti, sedili, la "toléta a spigolo" (una portella trapezoidale che chiude il ripostiglio di prua e che, di solito, è intarsiata o dipinta), le figurette in ottone che sostengono i cordoni.


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