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Capitolo 1 La costruzione della gondola

5 - La curvatura
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 E' giunto il momento di voltare la barca col fondo in su per darle una giusta curvatura a "falce di luna ". Anche questo risultato si ottiene bagnando lo scafo e asciugandolo col solito fuoco di canne, mentre alcuni puntelli incastrati a forza tra le travi del soffitto dello squero e le due estremit� della gondola, le daranno una curvatura proporzionata al peso del gondoliere cui � destinata, in modo che per questo peso, non si possa avere un pescaggio superiore a quello stabilito.
Poi si saldano i due terminali dell'asse, di larice, che costituisce la parte centrale del fondo della gondola, detti "colomba di poppa e colomba di prua". Quindi, sugli spigoli tra le "piane" e i "sanconi", vengono collocati i due "coppi", lunghe liste anch'esse di larice cui verranno collegati i "nomboli" cio� le tavole di pescaggio in abete che, con i suddetti cerchi, costituiscono la copertura totale dei fianchi dello scafo.
 Per finire si sistemano le parti laterali del fondo (dette "sandoli") e se ne chiude, con la terza "colomba" la parte centrale. Si preparano inoltre le "stoppe" di canapa che vengono inserite a forza nelle connessure tra le varie assi per impedire ogni filtraz�one d'acqua. Ci� fatto, la gondola viene nuovamente raddrizzata e si provvede con ritocchi di pialla e di carta vetrata, a rifinirla all'esterno e all'interno, rendendola completamente liscia e levigata. Quale difesa dagli urti contro altre imbarcazioni e dallo strisciare dei fianchi sulle rive, lo scafo viene protetto per tutta la sua lunghezza da due parabordi di olmo, detti "masse".
Infine si provvede a dar maggior comodit� di voga al gondoliere preparando una pedana a poppa, detta "soralai", formata da un puntapiedi reggispinta, utilizzabile nelle due possibilit� di voga ad uno o pi� remi. Sino agli ultimi anni dell'800 lo scafo non era verniciato ma impeciato dai calafati. Poi si incominciarono ad usare gli olii e le vernici, abilmente manipolate, e lo squerarolo non rinunci� ad aggiungervi qualche cosa di suo, tramandando ai figli il suo segreto.


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