La Gondola e
la sua storia
Utilizzare
la Gondola
Bibliografia
Rassegna
stampa
Itinerari
News
Links
Contattaci
Cartoline
da Venezia
Guest Book

Capitolo 4 Linee di storia veneziana

6 - La fine
pag.  1 2 3 4 5 6 


L' assedio di Corf�. A Venezia vennero in aiuto contingenti pontifici, portoghesi e asburgici e anche grazie ad essi riusc� a mantenere l'isola. Il conflitto, per�, fu deciso da una vittoria degli Austriaci sui Turchi in Ungheria.

L'ultima conquista, difficile da mantenere per la lontananza, non ebbe vita lunga: nel 1714 i Turchi si ripresero senza eccessivo sforzo il Peloponneso, approfittando della solitudine "politica" di Venezia. Tentarono poi di prendere anche Corf�, ma la resistenza della Serenissima si acu� e stavolta le vennero in aiuto alcuni stati cristiani, fra cui gli Asburgo d'Austria. Anche grazie al loro aiuto Venezia riusc� a conservare Corf� (1716), ultimo baluardo di quello "stato da mar" che tanto inorgogliva la Venezia del passato. Nell'Adriatico ormai le flotte da guerra straniere operavano tranquillamente senza il permesso di Venezia, come avveniva in passato.

Una "veduta di Venezia" del Canaletto.

Nel contempo la citt� gode un'incredibile stagione artistica: i suoi palazzi, le sue chiese i suoi luoghi pubblici si arricchiscono di un gran numero di opere d'arte, tanto che il Governo decide di farle inventariare per impedire che finiscano all'estero; Venezia �, infatti, meta di viaggio di molti forestieri facoltosi e il suo aspetto e i suoi tesori artistici ne guadagnano l'ammirazione e il desiderio di conservarne un ricordo tangibile. Ecco, quindi, nascere una scuola pittorica detta dei "vedutisti", che realizzano celebri "vedute di Venezia" (ricordiamo, fra tutti i vedutisti, il Guardi e il Canaletto). Nel Canaletto, in particolare, il "vedutismo" assume un carattere di compiaciuta meticolosit� nella rappresentazione degli spazi e delle componenti architettoniche, e di una forte predilezione per le tonalit� "calde" nella cromaticit�. Le sue vedute furono cos� apprezzate e richieste dai ricchi stranieri (Venezia, nel '700, era una tappa "obbligata" del "Tour"!) che ad un certo punto decise di trasferirsi a Londra, dove oper� per una decina d'anni. All'interno dei palazzi e degli edifici pubblici furoreggia, invece, l'arte di Giovanni Battista Tiepolo, autore di bellissimi affreschi. Suo figlio Giandomenico, assieme a Pietro Longhi, si specializza nella pittura "di genere", rappresentando deliziose scene di vita sociale e familiare. Nei teatri imperversa la vena creativa di un Carlo Goldoni. Nella sua bottega di scultore Antonio Canova crea il "Dedalo e Icaro", prototipo di quella scultura neoclassica che lo render� celebre in tutto il mondo. E questi sono solo alcuni esempi.

Un membro del Maggior Consiglio.

Mentre la vita del patriziato cittadino si trascina tra feste e attivit� artistiche, nuovi grandi avvenimenti stanno sconvolgendo il mondo: le rivoluzioni americana e francese, l'avvento di Napoleone. Quando il Bonaparte invade la pianura padana, Venezia rinuncia ad appoggiare Bergamo e Verona che si erano ribellate all'avanzata napoleonica. Cerca di ricorrere ancora una volta all'abilit� diplomatica, ma l'ambizioso comandante francese passa all'attacco. La classe dirigente veneziana, imbelle e troppo preoccupata di perdere i possedimenti in terraferma, accetta le incredibili condizioni e delibera la fine della Serenissima! L'ultima riunione del Maggior Consiglio era iniziata leggendo la delibera (suggerita da Napoleone) , quando si udirono colpi di fucile. I consiglieri, spaventati, credettero ad un attacco francese e, sebbene non ci fosse il numero legale, votarono la fine delle istituzioni veneziane. I colpi erano, invece, le salve di saluto dei fedeli soldati slavoni che lasciavano Venezia! E' il 12 maggio 1797. Solo il popolo, artigiani e bottegai in primis, capisce che dietro le "libert�" strombazzate da Napoleone c'� la rovina. Si ribella e viene preso a cannonate dal ponte di Rialto. Ma aveva ragione: dopo qualche giorno Napoleone col suo esercito entra in Venezia e la saccheggia metodicamente; ancora qualche mese e la citt� viene ceduta all'Austria, diventando, cos�, suddita dell'Imperatore.


English version